giovedì 16 settembre 2021

RIMANERE: L' AMORE PER IL SAPERE

Riuscire ad insegnare, a trasmettere l'amore per il sapere alle platee più diversificate e disomogenee è il compito precipuo di un docente. Non credo negli insegnanti dei primi della classe. Non credo nei potenziatori del sapere, negli insegnanti carica batterie per alunni che sono già all'ottanta, novanta per cento della carica, per continuare la metafora. Credo nella docenza di frontiera, nella docenza militante, nella docenza che va verso gli ultimi della classe, i deboli, i fragili, quelli che hanno bisogno del ricostituente del sapere, della vitamina dell'amore e della proteina dell'umanità. Credo nell'insegnamento che veicola empatia e compassione e che trasmette la regola attraverso la comunicazione dell'amore. Credo altresì che questa pazienza e questa trasmissione per così dire emotiva dei contenuti disciplinari non sottenda necessariamente una minore preparazione. Spesso i docenti che insegnano l'alfabeto della tenerezza vengono guardati con sospetto, come se fossero incapaci di padroneggiare una materia e per questo più sospinti verso una comunicazione emotiva e ricca di pathos. Non sempre è così. Si può essere molto preparati e molto umili. Si può sentire nel cuore la missione e l'esigenza di passare una conoscenza diversa, meno nozionistica e fatta di carne e di parole che vibrano. Si può decidere volontariamente di scendere i gradini, andare in quei posti che molti erroneamente considerano gli scantinati del sapere e ricominciare da zero. Questi anni rovinosi saranno una sfida per portare i ragazzi ad un ottimo livello, contro ogni pregiudizio, preconcetto, contro ogni aspettativa. Insegnare in quei luoghi dove dicono testualmente << Prof, tutti scappano da qui >>. "Allora sarà bello rimanere,  tenervi per mano, trasmettervi il tanto che serve a fortificare il vostro cuore e la vostra testa. Sarà bello essere in questa nuova condizione, correggere le vostre sgrammaticature linguistiche con affetto, lottare per farvi entrare in testa qualche parola latina, leggere con voi Catullo e parlarvi della Resistenza. Sarà bello entrare nel vostro mondo, così lontano dal mondo dei mie studi, conoscere nuove modalità comunicative, conoscere le vostre qualità umane ancor prima che didattiche. Sarà bello coltivare i cuori più che le etichette, le anime più che il prestigio, il noi più che l'io."
Elisa Casaburi (insegnante)

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