venerdì 27 maggio 2022

(M)EDITANDO -L'OPERA OLTRE L' AUTORE

Si concude lunedì 30 maggio 2022 il ciclo di incontri denominato "Autori oltre il tempo rovinoso",

la rassegna di appuntamenti, con gli scrittori emergenti e non, ideata con la collaborazione dell'Associazione Culturale Polis 2001.

Scrittori, tutti con la comune propensione alla libera espressione del pensiero in un tempo che ha visto, invece, la creatività, l'arte e in genere le iniziative culturali dal vivo, costrette e imprigionate dentro le limitazioni di un "distanza" rigorosa. 


Lunedì 30 Maggio dalle ore 17.30, ospite del centro Sandro Pertini di Via Emilia 146 sarà la scrittrice Maria Modesti che porterà il suo libro

"NEL SEGNO DEL DESTINO".

Nata a Manciano (Grosseto) nel 1947, poeta ed autrice di teatro, ha al suo attivo numerose pubblicazioni, tra le quali la raccolta Nel silenzio (1995, segnalato al Premio Montale 1996); Su uno spartito (2003, premio Circe Sabaudia 2004); Praga: un sogno, una città (2004, incisione di Pietro Paolo Tarasco); Zakynthos (2007); Corpus (2010); Preannunci e marine (2012); La bellezza selvaggia – I agricì piszilìa, trad. di Salvino Nucera ( 2015). Il saggio Finzione e realtà nel teatro di Mario Luzi (2005). l racconti L’Angelo (2006); Il sogno dell’upupa (2011); Silenzi d’arabesco ( 2016). Con Marco Nereo Rotelli ha realizzato progetti di arte e poesia, alla Biennale di Venezia, a quella di Carrara e alla “Poetry for Peace” di Seoul. Nel 2005 è tra i poeti scelti dalla Commissione Italiana per l’UNESCO ‘ Poesia oltre il confine ‘ 

Un grazie sentito a tutti gli scrittori che hanno partecipato alla rassegna.

Sono stato molto soddisfatto degli incontri svolti, non solo per la validità delle proposte letterarie, che hanno spaziato dal saggio antologico alla poesia per approdare alla raccolta di favole, ma soprattutto per aver conosciuto l'umanità e i diversi profili caratteriali dei vari poeti, con i quali ho mantenuto interessanti amichevoli contatti.

Simpaticamente voglio ringraziarli e salutarli esaltando alcune loro peculiarità. 


Giulio Milani : il ribelle allegro

Pasqualino Casaburi : il traduttore della sapienza

Peter Genito : il geni(t)o della parola

Enrico Concioli : il curatore del creato

Enrico Macioci : l'investigatore dell'anima 

Carlo Cuppini : il narrastorie fuori dal tempo 

Eva Milan : la paladina della verità 

Giovanni Agnoloni : il viaggiatore dello spirito

Agata Florio : l'angelo dell'amicizia

Dianora Tinti : la musa letteraria

Laura Giorgi : la regista della storia

Paola Alberti : l'antenna dello spirito

Patrizia Lari : la custode dei sogni

Maria Modesti: l'infaticabile ricercatrice del linguaggio che unisce. 

Un grazie particolare ai lettori/lettrici

Barbara Sanchini : voce del Creato 

Carlo Emilio Michelassi :

Interprete dell'anima


Info:asscultpolis2001@libero.it 

3475364188-3472299737 


https://autorioltre.blogspot.com

giovedì 12 maggio 2022

L'ETERNITÀ CHE FERMA LA STORIA

Ancora un incontro straordinario. Ancora un incontro emozionante,  imprevedibile, "oltre il tempo rovinoso", quello vissuto oggi in occasione dell'eponimo e consueto appuntamento con la cultura. 

Non il solito salotto letterario, ma, direi, piuttosto, un coro di voci provenienti dal cuore.

Anime che hanno vibrato ad altissime frequenze.

Laura Giorgi , autrice del romanzo presentato stasera, ascoltando le parole magistralmente recitate nella lettura di alcune sue pagine da Barbara Sanchini , non ha saputo nascondere l'emozione rivivendo i passaggi della sua vita e i ricordi a lei trasmessi, in una rassegna abilmente descritta dal suo stile narrativo sobrio, fluido quanto essenziale.

I personaggi sono figure schiette che inizialmente appaiono sulla scena come comparse per diventare poi protagonisti ai quali ci si affeziona, perché capaci di farci entrare in un'atmosfera familiare di altri tempi.  


Dialoghi brevi si accordano bene con una trama snella capace di tradurre in tre mesi cento anni di storia. Tre mesi. Questo è il tempo, ci confessa la scrittrice, di ultimazione del libro. Un tempo giusto per chiudere il cerchio o completare un quadro storico articolato grazie anche al linguaggio variegato e sapientemente riferito al tempo via via considerato nella narrazioneMa il tempo non conta nell'eternità perché ogni episodio, numericamente titolato, ha fermato proprio lì, in quello spazio, la sua consueta dimensione per aprire ad uno spazio nuovo, fatto di monasteri e abbazie a cielo aperto, ma anche di vicende crude come la guerra o l'alluvione, riportando alla memoria fatti realmente accaduti nella nostra terra di Maremma.

Alla luce della sua struttura narrativa, il testo infatti si avvale di una cornice storica ben precisa entro la quale  i personaggi irradiano le loro sfolgoranti sfumature, così da rimanere impressi vividamente nella tela della nostra immaginazione.

venerdì 6 maggio 2022

LA VITA È UN'OPERA

Si è parlato di opera, di un'opera, ma non di quella rappresentata dal testo del libro, molto evocativo, che Agata Florio  ha portato con sé: "Quell'Agosto del '59".

Un prezioso diario d'amore, beninteso, lo definirei il suo lavoro. Un testo intriso di ricordi di un tempo, scanditi ed accompagnati come musica dalla mirabile narrazione scenica che Barbara Sanchini  ha saputo regalare al pubblico presente stasera in occasione del consueto appuntamento con la letteratura, "oltre il tempo rovinoso".

L'opera vera, dicevo, è stata quella di aver creato, come di consueto avviene in questi incontri dialoganti di anime, uno spazio familiare accogliente, un'atmosfera nella quale ciascuno dei presenti ha potuto gustare il sapore delle cose genuine.
L'opera vera è stata quella di aver percepito una risonanza di anime in ascolto, di aver colto un'emozione palpabile e liberamente espressa in tutti noi presenti, ma soprattutto negli occhi evidentemente commossi della protagonista.
Questa è stata l'opera, la vera protagonista stasera.
L'opera dell'uomo quando si apre alla verità profonda del suo essere,
Quando coglie attraverso l'espansione della coscienza l'attimo che gli fa percepire il vero senso della sua esistenza: L'AMORE
E LA GRATITUDINE PER LA VITA.

IL LIBRO- QUELL'AGOSTO DEL '59
Ci sono dimensioni del vivere umano che appartengono a tutti, e che la memoria può rievocare con una potenza straordinaria tanto da farle rivivere con la stessa intensità.

Sono quelle vicende, quelle esperienze, legate alla sfera degli affetti in generale e familiari in particolare.
Fatti collegati alla nostra infanzia come luogo e tempo dove si giocano la nostra capacità di amare, la nostra apertura nelle relazioni, quelle che andremo a costruire con gli altri nel futuro.
Ecco che le figure classiche alle quali vengono convenzionalmente attribuiti ruoli educativi ed affettivi, quando vengono a mancare, sembrano poter ritrovare subito validissimi sostituti.
Ed è bello scoprirlo dalle  testimonianze vive delle esperienze di dolore, che in questo diario personale, l'autrice, Agata Florio, come tante piccole perle, e con uno stile narrativo semplice, ma particolareggiato, infila una dietro l'altra, come a comporre un diadema variopinto.
È sempre la bambina di allora che parla e racconta con quella freschezza e purezza di animo, con quel suo bisogno di amare e sentirsi amata e lo fa con schiettezza e senza sconti.
La mente rievoca con minuziosa precisione luoghi e situazioni rimasti incisi nella carne come piccole cicatrici, quando dolorose, ma talvolta sono suoni melodiosi, quando legati a figure capaci di amare, come nel caso di Iolanda.
Ecco qui il bicchiere mezzo pieno !

Ne vengono fuori istantanee fulgide, mai sbiadite, nonostante il tempo passato, immagini che si irradiano nella trama del racconto con una formidabile energia accompagnandoci in un itinerario, talora intimo, già segnato da un esordio fatale, ma foriero di grandi soddisfazioni che grazie anche ad una fede incrollabile ti fanno essere sempre riconoscenti verso la vita e verso chi misteriosamenre ne regola le dinamiche.

domenica 1 maggio 2022

UN MOSAICO D'AMORE

Un incontro sui generis, oltre le aspettative, quello tenutosi giovedì scorso presso la sede del centro sociale Sandro Pertini, in occasione del consueto appuntamento con gli "scrittori oltre il tempo rovinoso".

È stata la volta del testo "Amori sui generis" curato dalla scrittrice Dianora Tinti.

I presupposti, soliti e conosciuti ingredienti di una ricetta abituale, vale a dire il consueto salotto per la presentazione di un libro, il preambolo del curatore in un ambiente raccolto e riservato, hanno disvelato nei fatti una loro propria trama narrativa e una scenografia inusitata.

L'espressività interattiva dialogante dei partecipanti, insieme ad alcune testimonianze lasciate in occasione della lettura dei testi contenuti nell'antologia, hanno regalato un sapore gradevole alla serata misto al pathos dei contenuti di storie autobiografiche spesso rivelatrici di esperienze di dolore. 

Così le parole sono uscite vive dalla bocca, come a ricomporre quell'esperienza, vibrando nell'aria fino a raggiungere il cuore della piccola ma sensibile platea.

Storie di amori familiari, misteriosi, confidenziali, stravaganti che sono andate tutte a ricomporsi in un mosaico, in un unico quadro, come quello raffigurato, nella copertina del libro, dal pittore Andrea Ferrari che ha voluto ritrarre l'amore come un eterno moto di danza nel quale, anche dopo uno strappo, ha bisogno di  riprendere a "ballare".

Sono rimasto molto sorpreso nell'apprendere che ciascuno dei 23 autori non conosceva il testo degli altri e nonostante questo ogni tassello ha trovato nell'altro un preciso e imprevedibile incastro,

così come la trama di ogni testo ha trovato perfetta sintesi nella trama della tela del quadro di Ferrari.



domenica 24 aprile 2022

UN AUTORE AL SERVIZIO DELL'OPERA

GIULIO MILANI  ha presentato il 17 Febbraio 2022"La peste e la rivoluzione"

"Volevo trovare chi volesse scrivere per scrivere, non per pubblicare a tutti i costi. Oppure anche pubblicare, ma senza inserirsi per forza nella logica del mercato e dei generi".

Sono le parole di Giulio Milani, autore ed Editor di Transeuropa Edizioni, rilasciate in una recente intervista. 

"Era un mio tentativo di cambiare il sistema dall’interno. Per un periodo ho accarezzato quest’idea, lavorare su più progetti diversi, ma comunque strutturati, in modo di articolare l’offerta libraria. 

Però poi ho capito che subentrano sempre logiche legate all’ideologia del mercato, una certa visione economicista dove quello che importa sono i centri di costo.  

Si preferisce stare su una aurea mediocritas che garantisce, sulla base di una uniformità dell’offerta, quel venduto che ci si aspetta, uno stereotipo.

Uno scrittore che volesse dire la sua in modo non omologato  dovrebbe leggere, invece, il libro di Andrè Shiffrin “Editoria senza editori”, pubblicato nel ’99, per capire cosa è diventato l’ambiente editoriale. 

Shiffrin afferma che l'autore arriva a vendersi prima ancora di aver venduto una copia, cioè a corrompersi per assecondare un gusto già uniformato, già dato. Questi libri sono l’occasione che serve all’autore per fare il marketing di se stesso. Vale a dire non sono più al servizio dell’opera, è l’opera che è al servizio dell’autore.  

Giulio Milani è stato ospite a  Grosseto ad inaugurare giovedì 17 Febbraio l'iniziativa  "Autori oltre il tempo rovinoso",

presentando il suo ultimo lavoro dal titolo  "La peste e la Rivoluzione" 

della collana MARGINI A FUOCO

www.transeuropaedizioni.it

Ecco un estratto del testo:


[....] Era il 2014 quando il GSHA Global Health Security Agenda designó l' Italia come nazione capofila, per i successivi cinque anni, delle strategie e campagne vaccinali nel mondo. Qui le dichiarazioni dell'allora ministro Beatrice Lorenzin 👇👇
https://www.quotidianosanita.it/m/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=23551

Conoscendo oramai l'esistenza di una forte relazione tra le epidemie, la questione migratoria, la globalizzazione e constatando, come il piano pandemico non fosse stato aggiornato dal 2006, la domanda è: come abbiamo potuto farci trovare impreparati ? 
A seguito dell'esplosione della pandemia i Paesi UE hanno avuto reazioni sparse ed eterogenee riguardo al grado delle misure di contenimento da adottare configurando in tal modo già i contorni "politici" della strategia di azione.
Essenzialmente potremo classificare questi "interventi" in due modelli strategici opposti sull'esempio di Italia e Svezia.
La nostra nazione ha adottato il modello cinese con la chiusura totale del paese, e il paradigma contatto zero, uguale rischio zero.
In sostanza la proclamazione dello stato di emergenza sanitaria di rilievo nazionale.
La Svezia invece ha adottato il classico modello epidemiologico con interventi mirati e gradazione delle misure proporzionate al rischio in atto, in ossequio al principio dell' adeguatezza e proporzionalità della risposta.
In sostanza raccomandazioni e non obblighi.Tra questi due tipologie di stati, ci sono tutti gli altri paesi europei che in gran parte sono democrazie ad alto sviluppo tecnologico. Cosa succede in questi stati. In seguito all'importazione del modello "pestifero" l'esecutivo prende il sopravvento sul potere legislativo e giudiziario e, causa l'eccezione, il criterio criminologico(della caccia all'untore) si è sostituito a quello epidemiologico con tutte le evidenze che si sono palesate. Andava ricercato il "responsabile" designandolo con una nomenclatura : da nomask a negazionista, da complottista ad analfabeta funzionale. In termini rivoluzionari il reazionario a cui attribuire la responsabilità del disordine. A queste "definizioni" nella seconda fase, quella della corsa alla vaccinazione, si è aggiunta e sovrapposta la figura del novax, il disertore, il traditore della patria.
Questo è il punto di arrivo del percorso di "igienizzazione" iniziato come abbiamo detto sopra nel 2014 con la designazione da parte del GSHA.


Il 22 febbraio 2020 il ministro della salute ha comunicato a tutti i medici del territorio che si era in presenza di un virus per il quale non 《esisteva alcuna terapia》, mentre si trattava di una riedizione del Coronavirus della SARS, la cui terapia era già nota e guarda caso coincidente con quella della Covid, come messo in luce sin dal Maggio dell'anno scorso dal microbiologo con il maggior H-index al mondo, Didier Raoult.
Iniziava la "strategia" : I pazienti andavano disincentivati dal ricorso autonomo ai servizi sanitari, al pronto soccorso, al medico di medicina generale per soggiacere ad un assurdo protocollo, quello del paracetamolo e della "vigile attesa".
Un'attesa, che messa in parallelo con i tempi lunghi di un' emergenza senza progressi, sembra prefigurarne una durata senza limiti. Un'occasione per il "potere" di esprimere la natura totalitaria della democrazia, quella di cui si è occupato con grande acume Jacob Talmon nel suo libro "Le origini della democrazia totalitaria".
Peste e rivoluzione, due concetti apparentemente slegati, sembrano così sovrapporsi confondendo i propri contorni. In passato sono stati messi in relazione da studiosi come Manzoni, Canfora, Foucault.
Ora tornano prepotentemente alla ribalta dimostrando che il passaggio storico che stiamo vivendo piace  alla sinistra, ma non dispiace alla destra. Questo comporta il rischio di vedere emergere nel movimento di opposizione forze sovversive di destra che riportino alla ribalta quegli aspetti di natura totalitaria della democrazia liberale di cui parlavamo sopra.[...]

In questa serie di interessanti e stimolanti riflessioni, dove due concetti apparentemente slegati, sembrano sovrapporsi confondendone i contorni, Il Milani sostiene che nel 2020 c'è stata una "rivoluzione silenziosa" e che dopo questa occorra riprogettare il futuro facendo proprio il concetto di alternativa. 

L'incontro è avvenuto presso la Saletta Sandro Pertini di Via Emilia 146 a Grosseto.

Organizzazione : Associazione Culturale Polis 2001 di Francesco Tarsi con ingresso libero.

Ha curato l'incontro Pasqualino Casaburi. 


e-mail: asscultpolis2001@libero.it

AUTORI ALTROVE: EVA MILAN

Davvero Eva Milan (nella foto) è una figura che si pone oltre il tempo e fuori da ogni cliché. Lei stessa ha dichiarato, stasera, di essere "altrove".

Lo ha dimostrato raccontando, con pacata loquacità, le innumerevoli esperienze che hanno caratterizzato la sua vita, dagli impegni come attivista dell'informazione indipendente, a collaboratrice di organizzazioni no profit e di giornalisti freeelance italiani ed internazionali.

"Dapprima- ci ha spiegato- anche i canali del mainstream  (RAI) ricorrevano alle nostre sobrie fonti di notizie prelevate direttamente senza mediazioni da inviati sui posti caldi."

"Oggi, nella notte tra14 e il 15 Aprile, - spiega Eva- tra l'altro, abbiamo scoperto essere giorno di ricorrenza della scomparsa di un grande giornalista indipendente,Vittorio Arrigoni

Vittorio, che aveva al suo attivo numerose attività nei territori più caldi del mondo, è caduto vittima di un agguato, proprio 11 anni orsono. 

Il giornalismo indipendente trae la sua autorevolezza da un sistema che vede un rigore etico e una preparazione di base che non è più riscontrabile in chi oggi ci propone la "notizia"

Col tempo però questa attività autonoma di ricerca delle fonti è stata progressivamente contenuta dai canali ufficiali fino ad arrivare al suo annichilimento.

Gli inviati indipendenti disconosciuti ed abbandonati al rischio quotidiano di perdere la propria vita come è accaduto nei fatti a Vittorio Arrigoni.

Eva, nel suo excursus narrativo, come esperta di media e comunicazione ci ha deliziato con la sua analisi storica molto minuziosa, che ha fatto emergere verità profonde tra le quali quella di come l'avvento della rete internet, che ha rivoluzionato il mondo della comunicazione, possa essersi rivelato strumento formidabile di consolidamento del capitalismo. 

Oggi con il pretesto della presentazione del suo romanzo-saga "Nemesis" il dialogo ha potuto spaziare libero per toccare tutti questi argomenti, e tematiche molto di attuali. Situazioni evolutive della tecnologia legate all'espressione della libertà.

Le stesse che nella stesura del suo testo-ha spiegato Eva-sembravano futuribili e che poi si sono attualizzate con un'accellerazione imprevedibile per diventare un presente soffocante come quello dell'era pandemica e di una paventata guerra planetaria. 

Sono molto contento di avere incontrato e conosciuto Eva Milan. Eva è una persona vera, con ideali nobili e dalle idee indipendenti, una scrittrice fuori dagli schemi ordinati da un'editoria autoreferenziale, ed anche una cantante che ha voglia di far sentire la sua voce incorrotta tra le tante voci plagiate dal sistema.

Grazie Eva

sabato 23 aprile 2022

INTERNET CRONACHE DELLA FINE

Ritorna l’appuntamento con la cultura dal vivo giovedì 28 aprile alle ore 17.30, nei locali 
dell’Associazione Sandro Pertini in Via Emilia 146 a cura dell’Associazione Culturale 
Polis 2001.
Una rassegna denominata AUTORI OLTRE IL TEMPO ROVINOSO, che ha l’intento di 
rimettere in moto il pensiero, ma non solo, direi anche le membra da tempo
sclerotizzate su una modalità di fruizione e di offerta limitata a causa delle 
restrizioni.

"Riconoscere la qualità specifica del nostro tempo, di questo tempo rovinoso, è una delle condizioni
necessarie per poter in seguito aderire al cambiamento in atto. 

Noi occidentali preferiamo credere e propagandare che non esiste una direzione temporale evolutiva perché risulta scomodo confrontarci con le esigenze di una nosta trasformazione. 

Le persone che ascoltiamo, nei media hanno creato e stratificato in noi, nel tempo, delle figure- il tragico, il dotto, l'esteta- che sono in sostanza delle "maschere" accademiche.
Tutti atteggiamenti che ci hanno allontanato dalle profondità della nostra autentica essenza.
L'attuale cultura  dominante è una forma molto elaborata di ipocrisia, di menzogna semiconsapevole, di mascheramento difensivo, portato avanti da persone che ancora vogliono illudersi di potersi sottrarre alla ineluttabile resa dei conti, personale e storico mondiale, che è in atto".

Cosa sta succedendo alla poesia in questo strano periodo di isolamento imposto, che forse ha solo accentuato una tendenza da tempo in atto.
Quali trasformazioni sta subendo la letteratura figlia di un'editoria, come diceva André Schiffrin senza editori.

È quello che cercheremo di capire, anche stavolta, giovedì 28 Aprile con l'ospite della rassegna, lo scrittore  Giovanni Agnoloni 
che presenterà il suo libro
"BERRETTI ERASMUS"
e parte delle opera precedenti.

Giovanni Agnoloni (Firenze, 1976) è scrittore, traduttore e blogger.

Dopo la laurea con lode in Legge, si è dedicato alla letteratura e alle lingue.
Un curriculum molto nutrito il suo  👇👇

https://giovanniagnoloni.com/giovanni-agnoloni-biografia/

Alcune riflessioni dell'autore dopo l'incontro

https://giovanniagnoloni.com/2022/05/02/grosseto/

(M)EDITANDO -L'OPERA OLTRE L' AUTORE

Si concude lunedì 30 maggio 2022 il ciclo di incontri denominato "Autori oltre il tempo rovinoso", la rassegna di appuntamenti, co...